In questa guida cerchiamo di capire cosa scegliere tra binocolo o monocolo.
Hai mai avuto la sensazione che ti mancasse qualcosa, mentre osservavi un panorama ma non riuscivi a coglierne i dettagli? Magari ti chiedevi se sarebbe bastato un semplice binocolo o un monocolo per sentirti davvero al centro della scena. È un dubbio più comune di quanto si creda, specialmente tra chi si avvicina all’osservazione naturalistica, alle attività all’aria aperta o anche solo all’idea di vedere più da vicino un concerto affollato. E allora viene spontaneo domandarsi: binocolo o monocolo, chi vince la sfida?
Mettiti nei panni di qualcuno che non ha mai preso in mano uno strumento ottico in vita sua, eccetto forse un cannocchiale giocattolo da bambino. Già di per sé, la scelta tra un binocolo “classico” e qualcosa di più stravagante come il monocolo può spiazzare. Il primo ha quel sapore di esplorazione montanara (con il classico cordino al collo), il secondo invece è un piccolo cilindro affascinante, quasi misterioso, che puoi infilare in tasca e portare ovunque. Ma basta questa differenza estetica a decretare quale sia il più adatto? Forse no.
Da un lato, il binocolo può risultare più ingombrante, ma ha dalla sua la comodità di usare entrambi gli occhi, rendendo la percezione spaziale più naturale. Dall’altro, il monocolo è leggero, pratico, minimalista e anche un po’ intrigante: sembra uno strumento da gentiluomo ottocentesco. Se ti piace l’idea di essere stiloso mentre guardi un falco che vola in lontananza, potresti trovare il monocolo irresistibile. Ma lasciamo da parte l’aspetto romantico, e cerchiamo di capire meglio il valore pratico di ciascuno.
Vantaggi di un Monocolo
Un monocolo non è altro che mezzo binocolo, con un sistema di lenti pensato per ingrandire l’immagine. È come guardare il mondo attraverso un solo occhio: meno peso, meno ingombro, più velocità quando devi tirarlo fuori al volo da uno zainetto o persino dalla tasca del giubbotto. In situazioni di emergenza (penso a chi fa trekking leggero o a chi partecipa a un safari con bagaglio ridotto), può risultare una manna. Ti giri, noti un’ombra in lontananza, e in pochi secondi hai già il tuo monocolo pronto all’uso, senza passare troppo tempo a regolare la distanza interpupillare o a cercare di sistemarti i conchiglioni oculari. È un vantaggio piccolo ma reale.
Inoltre, chi è già abituato a usare un cannocchiale per l’astronomia o per l’osservazione di lunga distanza potrebbe trovare il monocolo più familiare: un occhio solo, un unico asse di visione. Tra l’altro, alcuni monocoli in commercio hanno persino un filetto per treppiede, così da stabilizzarli quando serve. Certo, a quel punto viene un po’ meno il vantaggio della miniaturizzazione, ma è bello sapere di poterlo fare.
Vantaggi di un Binocolo
Il binocolo è un grande classico. Non servono molte presentazioni: due tubi ottici, uno per occhio, e la possibilità di godere di un campo visivo che sembra più immersivo. Quando guardi attraverso un buon binocolo, hai quella sensazione di profondità che difficilmente ottieni con un monocolo. È come se ti trovassi all’interno della scena, grazie al fatto che entrambi gli occhi lavorano insieme. Questo dettaglio fa la differenza in tante situazioni, come il birdwatching, quando cerchi di seguire i movimenti rapidi di un uccello in volo, o una semplice passeggiata sulla spiaggia, mentre contempli un faro all’orizzonte.
Però sì, il binocolo è più pesante, più voluminoso, e talvolta richiede un pizzico di regolazione in più (soprattutto se è un binocolo di fascia medio-alta, con diottrie regolabili e così via). Non è raro vedere qualcuno che si è dimenticato di settare bene le diottrie e poi si lamenta del fatto che l’immagine non è nitida. Un aspetto che, con un monocolo, non esiste: basta ruotare la ghiera di messa a fuoco e via, un solo occhio e il gioco è fatto.
Come Scegliere tra un Binocolo e un Monocolo
Vediamo ora meglio cosa valutare per scegliere.
Una questione di stabilità visiva
Spesso non ci si pensa, ma la stabilità dell’immagine incide molto sulla scelta. Se ingrandisci parecchio (magari hai un monocolo 10x o 12x), ogni minimo tremolio si trasforma in una vibrazione che rende l’immagine ballerina. Con un binocolo, il peso leggermente superiore e l’impugnatura a due mani aiutano a ridurre i tremori. Inoltre, il cervello umano è più abituato a integrare le informazioni provenienti da entrambi gli occhi, compensando in parte le micro vibrazioni. Quindi, anche se un monocolo ingrandisce a livelli simili, potresti percepire un’immagine meno stabile, a meno che tu non abbia una mano ferma come un sassofonista che suona una ballata romantica senza sbavature.
Mi è capitato di portare un monocolo da 10 ingrandimenti durante un’escursione serale. Ero entusiasta perché occupava pochissimo spazio nello zaino, ma poi mi sono reso conto che trovare l’oggetto che volevo osservare, e tenerlo fermo nel campo visivo, non era così immediato. Avendo un solo punto di riferimento visivo, ogni piccolo spostamento faceva ballare l’immagine. Chiaro, basta un po’ di pratica, però se sei stanco e cerchi di seguire il movimento di un animale, un binocolo ben bilanciato può rendere l’esperienza più confortevole.
Devo ammettere che, per anni, ho sottovalutato il monocolo. Pensavo fosse più un capriccio che uno strumento serio. Poi, durante un viaggio in Scozia, ho incontrato un fotografo naturalista che tirava fuori un piccolo monocolo tascabile ogni volta che avvistava qualcosa di interessante tra le colline. Era un modello di qualità, con un buon trattamento delle lenti e un ingrandimento moderato (circa 8x). Guardava, studiava il soggetto, decideva se valesse la pena di scattare una foto con la reflex. E in quel modo risparmiava un sacco di tempo, senza dover tirare fuori la sua strumentazione più pesante a ogni pseudo movimento tra l’erba.
È stato lì che ho capito il potenziale del monocolo: praticità, velocità, un vero coltellino svizzero da tasca. In più, non è affatto male da usare con una mano quando bisogna fermarsi un attimo a scrutare un paesaggio. È chiaro che, se vuoi fare un’osservazione prolungata di un nido d’aquila su una parete rocciosa, forse è meglio un binocolo o persino un cannocchiale con treppiede. Ma il monocolo è perfetto per chi predilige la versatilità immediata e non si dilunga troppe ore sullo stesso soggetto.
Questione di luminosità e comodità
Un aspetto tecnico, ma non troppo noioso, è quello della luminosità. Perché un binocolo, a parità di diametro delle lenti, può sembrare più luminoso di un monocolo? In gran parte perché il cervello riceve informazioni da entrambi gli occhi, e questo rende la percezione più intensa e piacevole. Con un monocolo, hai un solo “canale” visivo, quindi potresti avvertire l’immagine meno vivida, specie in penombra. Inoltre, certe persone accusano un po’ di affaticamento se usano un monocolo per periodi lunghi, proprio perché l’altro occhio rimane inutilizzato o, peggio, deve sforzarsi di non interferire.
Un binocolo di buona qualità, invece, regala un comfort maggiore nell’osservazione prolungata: puoi seguire un gruppo di cervi in un prato per diversi minuti senza sentire troppo stanchezza agli occhi. È un vantaggio che conta parecchio per i birdwatcher appassionati o per chi vuole passare un’ora a esplorare una valle dalla cima di una collina. Allo stesso modo, se vuoi osservare le stelle in notturna, il binocolo (specialmente formati come 8×42 o 10×50) ti dona un’immersione più profonda rispetto a un monocolo, sempre che tu non voglia passare direttamente a un telescopio.
Non riesco a parlare di binocoli e monocoli senza fare un piccolo salto nel passato. Ti ricordi i film con i pirati che scrutano l’orizzonte con il loro “cannocchiale tascabile” allungabile? Beh, quello è un monocolo in versione storica. E allo stesso modo, i gentiluomini dell’Ottocento infilavano nel taschino un “lorgnette” (una sorta di monocolo con manico) da usare a teatro, oppure un minuscolo binocolo da teatro con cui guardare l’opera senza affaticarsi. Oggi le cose sono diverse, certo, ma quella scintilla di fascino rimane. Guardare attraverso un monocolo può darti la sensazione di essere un piccolo avventuriero d’altri tempi, mentre il binocolo ha un’aria più moderna, più votata alla funzionalità e al comfort.
Anche per questo, qualcuno sceglie il monocolo come oggetto di stile, da tenere sempre nello zaino o in borsa, un po’ come si fa con un coltellino multiuso. E poi, va detto, alcuni monocoli di marche famose (Nikon, Hawke, Celestron, tanto per citarne alcune) sono veri gioiellini di ottica, capaci di stupire chiunque li provi.
Come considerare le esigenze
Potresti avere la tentazione di prendere un binocolo per la sensazione di solidità e immersione, ma lo spazio ridotto nello zaino ti spinge verso il monocolo. Oppure sei affascinato dal design compatto del monocolo, ma temi di rimpiangere la visione bilaterale. È normale: in ogni acquisto, c’è un minimo di indecisione. Molte persone iniziano con il binocolo perché “è quello classico” e scoprono poi il fascino del monocolo in un secondo momento. Altri, al contrario, provano un monocolo tascabile economico e finiscono per desiderare un binocolo più comodo e luminoso.
La vera soluzione potrebbe essere dare ascolto al tuo stile di viaggio, alle tue abitudini e alle tue priorità. Se sei uno che si muove in bicicletta, con bagaglio leggerissimo, e vuoi avere un occhio elettronico pronto a qualsiasi evenienza, il monocolo potrebbe diventare il tuo migliore amico. Se invece ami stenderti sui prati e rimanere a osservare i movimenti degli animali nel bosco per decine di minuti, il binocolo probabilmente ti darà più soddisfazione, regalandoti una visione meno faticosa e più immersiva.
Vogliamo parlare delle stelle? Certo, un monocolo ti permette di dare un’occhiata al cielo, ma non è lo strumento più comodo per sessioni più lunghe. Chiunque abbia provato un buon binocolo 10×50 o 8×56 sa quanto sia bello sorvolare la Via Lattea con entrambi gli occhi. Un monocolo potrebbe rendere l’esperienza un po’ meno coinvolgente, ma comunque potresti apprezzare piccoli dettagli, specialmente se hai un modello di qualità. Non è raro vedere appassionati che usano il monocolo come “cerca oggetti” prima di passare a un telescopio più grande.
Ricordo una serata in montagna, quando mi trovavo in un rifugio insieme a un gruppo di escursionisti. C’era chi tirava fuori binocoli ingombranti, chi si divertiva con un telescopio amatoriale. A un certo punto, un ragazzo estrae dal taschino un minuscolo monocolo (sarà stato un 8×20, roba da una manciata di centimetri) e inizia a guardare in lontananza. Tutti sorridevano, pensando: “Ma cos’è quel cilindretto minuscolo?” Eppure lui riusciva a vedere la sagoma di un cerbiatto vicino a un ruscello, dettaglio che a occhio nudo sembrava solo un’ombra scura. Senza troppe pretese, ha potuto godersi la vista di quell’animale senza muoversi dal rifugio, mentre noi con i binocoli giganti stavamo ancora scomodi a regolare le cinghie e le rotelle di messa a fuoco. È stato un momento divertente e istruttivo insieme.
Da lì ho imparato che, a volte, la semplicità di un monocolo tascabile può salvare la giornata. Soprattutto quando la pigrizia (o la fretta) ti impedisce di metterti a sistemare uno strumento più complesso. Non è che sia sempre meglio, anzi, in certe situazioni non baratterei mai il mio binocolo 8×42 con un monocolo, ma tutto dipende dallo scenario e da quanto voglio “investire” in termini di impegno fisico e mentale per l’osservazione.
Conclusioni
Se te lo stai chiedendo per la prima volta, la risposta probabilmente è: prova un binocolo e un monocolo, se ne hai occasione. A volte i negozi specializzati o gli eventi dedicati all’osservazione naturalistica permettono di testare entrambi gli strumenti. Ti renderai conto da solo se preferisci la comodità e la visione immersiva del binocolo, o la rapidità e la portabilità del monocolo. E soprattutto, prova a pensare a come utilizzerai davvero lo strumento. Sei un tipo da passeggiate lunghe e leggere, con uno zainetto ridotto all’essenziale? Forse il monocolo fa al caso tuo.
Ricorda anche l’effetto della percezione tridimensionale. Con il binocolo, vedi a due occhi, il che può darti un’idea più realistica delle forme e delle distanze. Con il monocolo, questa sensazione si perde in parte, ma guadagni in libertà di movimento e in praticità. E poi, diciamocelo, il monocolo ha un’aura di mistero tutta sua. Se lo scegli, fallo consapevolmente, sapendo che dovrai sacrificare un po’ di comfort visivo, ma in cambio avrai uno strumento leggero e immediato, sempre a portata di mano.
Alla fine, la cosa più importante è godersi la natura, il panorama, i momenti speciali. Che tu decida di avere un binocolo al collo o un monocolo nella tasca del giubbino, stai pur certo che la differenza vera la fa la tua curiosità e la voglia di scoprire qualcosa di nuovo. Un binocolo ti avvolge nella scena, un monocolo ti regala agilità. Non esiste uno strumento perfetto per tutti, ma esiste quello perfetto per te, qui e adesso. Magari col tempo cambierai idea, magari vorrai provare entrambi. Fa parte della bellezza di esplorare i dettagli di ciò che ci circonda.
Allora, binocolo o monocolo? La risposta è scritta tra le righe del tuo modo di vivere le avventure. Se sei già pronto a lanciarti nell’osservazione, fai un passo coraggioso: scegli lo strumento che risuona con il tuo stile, mettilo nello zaino o in tasca, e regalati un po’ di meraviglia in più. E chissà, tra qualche mese potresti trovarmi a scrivere ancora, mentre tu starai raccontando le tue esperienze di osservazione con quel fedele compagno ottico, che sia un binocolo dal fascino classico o un monocolo dal gusto avventuroso. Alla fine, ciò che conta davvero è lasciarsi stupire.