In questa guida spieghiamo quali sono gli aspetti più importanti da considerare nella scelta di un binocolo termico e proponiamo una recensione dei migliori modelli.
Il binocolo termico fa parte della categoria dei visori notturni. Se hai la necessità o il piacere di individuare, di notte, qualche animale o qualsiasi altro soggetto emetta calore, allora devi acquistare un binocolo termico. Questo tipo di binocolo, infatti, percepisce le temperature e le sue variazioni, e le riproduce sul visore. Si tratta di una caratteristica che ti permette di vedere un animale o una persona anche se sei totalmente al buio. Vediamo come scegliere un binocolo termico iniziando proprio dal capire come funziona.
Come Scegliere un Binocolo Termico
Per comprendere il funzionamento del binocolo termico bisogna conoscere i suoi componenti. Uno di questi è il sensore microbolometrico. Questo sensore ha il compito di rilevare le temperature degli oggetti che vengono inquadrati e di comunicarle al sistema di visione. La sua maggiore o minore qualità influisce sulla sensibilità e, di conseguenza, sulla qualità dell’immagine riprodotta. I materiali più utilizzati per costruire questo sensore sono l’ossido di vanadio e il silicio amorfo. Due materiali che hanno permesso, almeno finora, di avere dei sensori microbolometrici abbastanza efficaci.
Ultimamente però sono arrivati sul mercato dei nuovi sensori Focal Planar Array, FPA microbolometro, nei quali il silicio amorfo è stato utilizzato allo stato dell’arte, cioè non raffreddato. Questi sensori hanno una risoluzione di 640 X 480 pixel, un passo da 17µm e un’ottima sensibilità NETD, che parte da una base migliorabile di 40 mK. MK è l’acronimo dell’unità di misura MilliKelvin mentre NETD, cioè Noise Equivalent Temperature Difference, equivale alla sensibilità. NETD, in pratica, è la capacità che ha il sensore di percepire la differenza di temperatura, utilizzando la radiazione dei raggi infrarossi IR. Più il valore NETD, misurato in MK, è basso, più il rilevatore è sensibile.
In pratica questo tipo di sensore è capace di distinguere molto più nitidamente i dettagli, anche in pessime condizioni atmosferiche. Il maltempo, infatti, rende più difficile il riconoscimento perché riduce notevolmente il contrasto termico, cioè il divario tra le temperature. Giusto per avere un quadro di riferimento sulla sensibilità dei microbolometri, considera che se il sensore viene tarato intorno a 80 MK la resa visiva sarà abbastanza soddisfacente. Se è sui 60 MK è accettabile. Dai 50 MK è buona, mentre dai 40 a scendere è ottima. Ovviamente il microbolometro percepisce una serie di segnali che, per essere visualizzati, devono essere elaborati e poi inviati al visore. Questo compito spetta al firmware.
Il firmware, in molti casi, oltre a tradurre i dati in immagini, è capace anche di interpolarli graficamente, migliorando sia la definizione che la qualità. Il firmware in genere viene fornito direttamente dall’azienda che costruisce i sensori. La versione montata su questi nuovi sensori è attivabile al bisogno. Esso aumenta sia la nitidezza che il dettaglio dell’immagine inquadrata, consentendo una visione molto più particolareggiata nel contrasto e luminosa. Questa particolarità ovviamente amplifica la possibilità di identificazione dell’oggetto. Infine, a rendere al meglio l’immagine, contribuisce anche la qualità del monitor, anzi del micro display.
Anche il display di un binocolo termico ha la sua importanza, proprio perché ti permette di focalizzare l’oggetto inquadrato, le sue dimensioni, il profilo e la composizione delle sue parti. Ovviamente, trattandosi di rilevazioni di tipo termico, le zone sono evidenziate per differenza di temperatura e vengono riportate sul monitor sotto forma di chiazze, più o meno dettagliate. Queste chiazze possono essere visualizzate in scala di grigi oppure trascodificate in base ad una palette apposita, definita palette termica. La palette termica invece dei grigi usa dei falsi colori. Le palette più sofisticate ti permettono di scegliere tra varie tonalità come il rosso monocromatico o il seppia, che sono due scelte abbastanza comuni. Ma si può optare anche per il nero, il bianco o il violetto. La scelta, tra l’altro, non è determinata dalla simpatia verso un colore piuttosto che un altro, ma dalle caratteristiche e dalle prestazioni differenti offerte da ognuna. Vediamone alcune.
-Rosso monocromatico
Il rosso monocromatico previene e riduce il riflesso controluce che esce dall’oculare.
-Seppia
La palette seppia aiuta la visione a lunga gittata.
-Violetto
Questa scelta migliora la velocità con cui il cervello umano recepisce l’immagine e riconosce l’oggetto.
-Nero caldo
Chi vuole individuare la fauna notturna quasi sempre sceglie il nero caldo, perché aiuta a distinguerla dallo sfondo.
-Bianco caldo
La palette bianco caldo, a differenza delle altre che sono più specifiche, è molto versatile ed è comoda se devi fare attività notturne differenti.
Un’altra caratteristica molto importante del micro display è la risoluzione del visore. Più è alto questo indice meglio si vede l’immagine che vi viene riportata sopra. La logica infatti è la stessa della definizione di un disegno su carta, basato sulla grandezza e quantità dei punti. Il display, infatti, è come un foglio di carta a quadretti, solo che al posto dei quadretti ci sono i pixel luminosi. Più questi pixel sono numerosi e piccoli, più definita è l’immagine grafica. Il micro display del binocolo termico di media qualità ha una risoluzione di 384 x 288 pixel. Quello di fascia medio alta invece può arrivare a 1024 x 768.
Ovviamente la scelta di un binocolo termico dipende anche dall’uso che ne devi fare e gli impieghi di questo utilissimo strumento sono davvero tanti. Vediamone alcuni.
-Videosorveglianza
Se hai la necessità, sia per interesse privato che per lavoro, di individuare persone sospette nei paraggi di casa o di un magazzino, niente è meglio di un binocolo termico, anche a media risoluzione e che usi una palette di 256 grigi.
-Attività illecite in strada
Se devi controllare un luogo pubblico dove abitualmente vengono fatte attività illecite, come abbandono di rifiuti ingombranti, sarà indispensabile dotarsi di un binocolo termico.
-Ricerca persone disperse
Un’altra situazione nella quale la presenza di un binocolo è preziosa e nella ricerca dei dispersi in luoghi aperti. Se devi trovare una persona che si sia smarrita durante una passeggiata in montagna o una gita di gruppo ed è già buio, allora serve un binocolo termico.
-Gestione della fauna selvatica
Molti animali che fanno parte della fauna selvatica vanno in giro di notte. Un binocolo termico ti permette sia di osservarli, se ami studiarne le abitudini, sia di controllarli, soprattutto se il tuo compito è quello di evitare che vadano fuori dalla zona protetta.
In nessuno di questi casi esiste la necessità di un’immagine fedele all’originale, ma quello che serve è un’identificazione che, con buona approssimazione, non ti faccia scambiare un cavallo con una mucca, o un’aquila con un gabbiano. Quindi, in queste situazioni e in altre simili, niente è meglio del binocolo termico, che è sempre capace di farti sapere chi hai di fronte e che cosa sta facendo. A questo punto l’ultima cosa che resta da considerare è la struttura.
Il binocolo termico non può avere una struttura pesante perché hai quasi sempre la necessità di utilizzarlo a mano libera. Però deve essere resistente e deve poter dissipare velocemente il calore accumulato, per non falsare la rilevazione del corpo esterno. Una condizione che si presenta quando viene utilizzato vicino ad una fonte di calore repentina, come un’arma da fuoco in azione. In questo caso niente è meglio, per la struttura di un binocolo termico, di un materiale rigido e leggero come la lega di magnesio.
Binocoli Termici più Venduti
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